Le flotte aziendali sempre più sostenibili

Il futuro delle flotte passa dall’ibrido

I fleet manager stanno cambiando approccio nella gestione delle flotte mostrando sempre più interesse nei confronti della mobilità sostenibile e, in particolare, dei veicoli ibridi ed elettrici. Scopri di più!

 

La transizione sostenibile delle flotte aziendali

La normativa europea entrata in vigore il 1° gennaio 2020 prevede una graduale transizione verso una mobilità più sostenibile e a zero emissioni che passa anche dal rinnovo delle flotte aziendali. Grazie anche ai numerosi incentivi da parte del Governo e delle Amministrazioni regionali atti ad aumentare la diffusione di veicoli a basse e/o a zero emissioni, i fleet manager si stanno indirizzando sempre più verso le alimentazioni eco-friendly.

 

La ricerca di Fleet Magazine

Stando alla recente inchiesta pubblicata da Fleet Magazine, emerge chiaramente la crescita di interesse verso dell’e-mobility. Mentre le auto a benzina confermano il loro ruolo, specie negli spostamenti cittadini e sui segmenti più piccoli, l’ibrido e l’elettrico prendono quota. Gli Hev, i Phev e i Mhev arrivano a 6.158 unità, con prospettive di crescita esponenziali nei prossimi 12 mesi, mentre gli EV fanno registrare 3.612 unità. E, dalla survey, emerge come anche i veicoli commerciali elettrici e ibridi rappresentino sempre più un’alternativa concreta per le consegne nelle città, considerando anche il ruolo sempre più importante dell’e-commerce.

 

Sempre più auto ibride in azienda

Il motivo per cui le flotte aziendali ibride siano un trend in forte crescita è legato al fatto che queste auto risultano un’ottima via di mezzo tra i veicoli ad alimentazione tradizionale e quelli elettrici. L’aspetto principale sono proprio le agevolazioni alla circolazione e la riduzione delle emissioni. La Full Hybrid è oggi il modello di auto ibrida più diffuso in quanto è il primo ad aver debuttato nel mondo dell’automotive ed è anche quello che permette di viaggiare a zero emissioni, anche se per un numero limitato di chilometri (circa 3/4 km). La struttura delle Plug-in, invece, si basa su di un motore termico associato a un’unità elettrica, come sulle ibride tradizionali, e la ricarica può avvenire collegando la vettura “alla spina”: a batteria completamente scarica, l’auto si comporta come una “normale” ibrida. Con questa soluzione, è possibile percorrere più chilometri mantenendo i livelli di consumo di carburante molto bassi e accorciare i tempi di ricarica.

 

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